Immobili a reddito / locatori
I locatori possono traslare gli investimenti di valorizzazione sul canone di locazione dopo aver dedotto gli incentivi finanziari ricevuti. In caso di risanamento globale (secondo l’articolo 14 capoverso 1 OLAL), che va oltre la normale manutenzione e riguarda diverse parti dell’edificio, può essere fatto valere come investimento di valorizzazione il 50-70 per cento dell’investimento.
Solitamente un risanamento energetico è redditizio per i proprietari di immobili a reddito. Grazie all’aumento del comfort abitativo spesso i locatari sono disposti a pagare un canone di locazione superiore. Inoltre l’immobile diventa più interessante sul mercato delle locazioni. Il fatto che questo potenziale di mercato possa essere sfruttato o meno dipende anche dalla posizione dell’immobile e dalla composizione dei locatari.
Al fine di valutare al meglio gli investimenti di rinnovo e il relativo potenziale di mercato, l’Ufficio federale dell’energia (UFE) raccomanda di rivolgersi a uno specialista e redigere in primis un CECE Plus (Certificato energetico cantonale degli edifici). Un aiuto per seguire una corretta procedura è fornito dal documento «L’ammodernamento energetico di edifici plurifamiliari».
I locatori possono traslare sul canone di locazione gli investimenti di valorizzazione, tuttavia dopo aver dedotto dai costi d’investimento gli incentivi finanziari ottenuti. Nel contempo dopo un risanamento energetico si riducono le spese accessorie per l’energia e l’energia elettrica. In molti casi addirittura l’aumento del canone di locazione è compensato dalla riduzione delle spese accessorie. In altri casi poi il notevole aumento del comfort abitativo risultante da un risanamento globale giustifica un moderato aumento del canone di locazione.